Danno erariale di 4 milioni per frode su contributi agricoli, due aziende condannate al risarcimento

2' di lettura 01/03/2023 - Prime condanne a conclusione di un servizio svolto dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Menaggio a tutela degli interessi finanziari dell'Unione Europea.

Al termine di un procedimento penale per truffa ai danni dello Stato, incardinato presso la Procura di Sondrio, la Compagnia della Guardia di Finanza di Menaggio aveva segnalato alla Procura Regionale della Corte dei conti un danno erariale per illecita percezione di contributi comunitari erogati dalla Regione Lombardia nell’ambito della Politica Agricola Comune di sostegno alle attività agricole e di allevamento in territori montani, nei confronti di 88 aziende agricole. Queste ultime si erano rese responsabili di aver presentato domande uniche di aiuto contenenti dati falsi in merito ai requisiti per poter accedere ai benefici. Il tutto, per un danno complessivo all’erario di oltre 4 milioni di euro, nel periodo dal 2009 al 2013.

Secondo quanto ricostruito, al fine di ottenere i contributi, le aziende agricole avevano indicato nelle domande di aiuto una serie di pascolatori “per conto terzi”, cioè pastori che impiegano il proprio bestiame su terreni montani non di loro proprietà per conto di altre aziende agricole. Nel corso delle indagini però gli stessi pascolatori hanno dichiarato alle Fiamme Gialle di non aver mai pascolato i propri animali presso i terreni indicati nelle domande di aiuto né, tantomeno, di conoscere le aziende agricole che avevano ricevuti i contributi. L’attività svolta dalla Guardia di Finanza ha permesso la messa in mora e la redazione di inviti a dedurre nei confronti di tutte le 88 aziende agricole risultate beneficiarie dei contributi, nonché, al momento, il sequestro conservativo di 306.674,74 euro nei confronti di una prima azienda e il recupero di 106.933,51 euro tramite compensazione spontanea nei confronti di ulteriori cinque aziende.

Intanto sono arrivate le prime due condanne a versare gli importi indebitamente percepiti all’ente danneggiato, la Regione Lombardia, in capo a due aziende agricole con sedi a Bergamo e Mantova. La Corte ha dichiarato, infatti, che, sotto il profilo soggettivo, i rappresentanti legali delle aziende agricole hanno agito con dolo e che la prescrizione del danno erariale, in quanto occultato dolosamente, è da far partire dal momento della sua scoperta. Proprio l’occultamento doloso, collocando il dies a quo della prescrizione al mese di aprile 2021, permetterà di poter procedere al recupero di tutte le somme indebitamente percepite dalle aziende agricole, che nel frattempo hanno visto archiviate le proprie posizioni nell’ambito del procedimento penale per decorsa prescrizione.






Questo è un articolo pubblicato il 01-03-2023 alle 11:11 sul giornale del 02 marzo 2023 - 22 letture

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